di Deborah Ameri – repubblica.it
A guardarla sembra una mascherina del tutto simile a quelle chirurgiche tradizionali ma con un’arma in più che potrebbe davvero fare la differenza: la capacità di neutralizzare il Coronavirus e renderlo innocuo.
È stata inventata dal chimico britannico Gareth Cave, in collaborazione con l’università dove insegna, la Nottingham Trent. Secondo i test condotti, il dispositivo ha una capacità filtrante del 99,98% e un’efficienza del 90% nel distruggere i virus del Covid-19 e dell’influenza.
Come funziona e quando arriverà in Italia
Invece dei tre strati convenzionali la nuova mascherina ne ha cinque. Il primo, quello più esterno, è fluido repellente per impedire l’inalazione di droplet, saliva e muco che potrebbero contenere il SarsCov2, il secondo e quarto sono costituiti dal tessuto filtrante presente anche in quelle chirurgiche e in mezzo a questi sta l’arma segreta: uno strato antivirale, imbevuto di nanoparticelle di rame, trattate con una tecnologia nuova, brevettata dalla Pharm2Farm, spin-ff della Nottingham Trent University e fondata proprio da Cave.
Le certificazioni
I test sull’efficacia antivirale del prodotto sono stati condotti nei laboratori indipendenti del Virology Research Services di Londra, che gli ha conferito la certificazione ISO 18184 (determina i requisiti dell’attività antivirale dei prodotti tessili). “La prossima settimana otterremo il marchio CE e la mascherina potrà essere commercializzata in tutta Europa – afferma il professore Cave – Abbiamo da poco acquisito un macchinario per la produzione che inizierà tra qualche settimana e a febbraio potremo distribuire i primi lotti. Abbiamo già avuto richieste da diversi Paesi, Italia compresa”.
La manifattura sarà in grado di fornire fino a 5 milioni di maschere al mese.